martedì 31 agosto 2010

TESSERA DEL TIFOSO!


CHIUDONO OGGI LE ISCRIZIONI PER LO JUVENTUS CLUB VALPOSCHIAVO

RITROVO SOCIALE A CAMPASC D'UR!


DOMENICA 29.08.2010
RITROVO SOCIALE JCVALPOSCHIAVO

28 soci dello Juventus Club Valposchiavo si sono ritrovati a Campasc d'Ur per la grigliata sociale 2010. Un successo fatto di compagnia, sole, carne alla griglia, del buon vino e qualche rovesciata a mezz'aria del presidente Ruby. Ringrazio particolarmente Tania per l'indispensabile apporto e le sostenitrici dei soci dello JCValposchiavo presenti alla giornata per il loro supporto. La Juventus attuale non ci merita ancora, ma il tifo e la fede bianconera alla fine prevarranno! Forza Juve!

coordinatore JC Valposchiavo

E Ruby fece il pane... (anche perche la ciambella col buco non gli riesce mai...)




sabato 28 agosto 2010

EUROPA LEAGUE CI SIAMO!


JUVENTUS - STURM GRAZ 1-0
26.08.2010

Fabrizio Crameri "Bicio" e Josy Battaglia, assistono alla vittoria della Juventus sullo Sturm Graz a Torino. Ci ha pensato capitan Alex con un suo gollazzo a regalarci l'accesso al girone a squadre di Europa League. Buona la prestazione di Melo e Martinez, oltre ai soliti Chiellini e Sissoko... Contestati allo stadio il ministro Maroni (promotore della tessera del tifoso), Cannavaro e il solito Zebina. Cori invece per Trezeguet e Andrea Agnelli. Apoteosi al goal di Del Piero e una Juventus che va pian piano formandosi, attraverso un buon gioco sulle fasce, tanta corsa e tanta voglia. La cessione di Diego è passata inosservata, nonostante si trattasse di un giocatore in grado di fare la differenza. Speriamo che i nuovi arrivati Krasic, Aquilani e Quagliarella sappiano sostituire la partenza di Diego al meglio.

Al contempo sono stati ritirati i 4 abbonamenti di curva nord e consegnate i moduli dei primi soci dello JCValposchiavo che hanno deciso di aderire alla "tessera del tifoso".

In merito alla tessera del tifoso, prossimamente sul blog troverete le ultime indicazioni e la presa di posizione dello Juventus Club Valposchiavo.

RICORDIAMO INOLTRE CHE LE ISCRIZIONI ALLO JCVALPOSCHIAVO SI CHIUDERANNO MERCOLEDÌ PRIMO SETTEMBRE 2010! CHI NON SI ISCRIVERÀ AL CLUB ENTRO TALE DATA, NON POTRÀ PIÙ ISCRIVERSI FINO ALLA PROSSIMA STAGIONE CALCISTICA.
I VECCHI SOCI CHE VOGLIONO RINNOVARE LA LORO ISCRIZIONE POSSONO FARLO VERSANDO LA TASSA (ADULTI +12 ANNI CHF 25.--, MINORI -12 ANNI CHF 10.--) PRESSO LA BPS A POSCHIAVO CITANDO COME MOTIVO DI VERSAMENTO IL NOME DEI SOCI CHE INTENDONO RINNOVARE. CHI NON È ANCORA MEMBRO DEVE VERSARE LA TASSA IN BANCA E SPEDIRE ENTRO IL PRIMO SETTEMBRE IL FORMULARIO D'ISCRIZIONE ALL'INDIRIZZO DEL CLUB IN VIA SPOLTRIO 272 A POSCHIAVO (VEDI RUBRICA CONTATTI).

saluti e forza Juve
coordinamento JCValposchiavo

domenica 22 agosto 2010

NUOVO SOCIO O INFILTRATO?


Lo JCValposchiavo è lieto di annoverare finalmente fra i suoi soci ufficialmente iscritti, uno fra i più grandi conoscitori di calcio dell'intera valle: Fabio Pola. Quest'ultimo si è distinto negli ultimi anni per l'exploit al Toto Mundial VPC (prima edizione) e per le incredibili performance in seno ai Black Mamba nelle sfide del fantacalcio. Un grande, indubbiamente, anche se il Club Doc si è riservato di indagare maggiormente sulla sua vera fede calcistica... dicono che sia un seguace di Berlusconi ed è spuntata anche una foto compromettente che parla da sola...

Benvenuto Puci!

venerdì 20 agosto 2010

BENTORNATO PAVEL!

Milos Krasic a Torino

Milos Krasic è a Torino. Il giocatore serbo nel primo pomeriggio si è sottoposto a una serie di esami presso la clinica Fornaca di Sessant. Le visite mediche si concluderanno nella giornata di domani, quando è previsto anche un incontro con la dirigenza bianconera per discutere gli aspetti contrattuali.


LA RASSOMIGLIANZA È EVIDENTE, IL PERCORSO DA SEGUIRE PURE!



mercoledì 18 agosto 2010

BARICCO E IL CALCIO (seconda puntata)



Per anni li ho visti abbracciarsi, da lontano
ANCORA una cosa sul calcio. So che sarà una puntata un po' tecnica, per cui mi scuso con quelli che non masticano football: se vogliono, possono saltare. Per gli altri, ecco la cosa che trovo interessante: l' idea di spettacolarità che il calcio ha scelto negli ultimi anni, più o meno da quando si è percepita una certa mutazione barbarica. Naturalmente buona parte di quella idea di

lunedì 16 agosto 2010

ISCRIZIONI JUVE CLUB: MANCANO 15 GIORNI!


(IL NUOVO STADIO DELLA JUVENTUS A PARTIRE DAL 2011!)

Caro tifoso juventino della valposchiavo,

mancano 15 giorni al termine delle iscrizioni per divenire soci dello Juventus Club Valposchiavo per la stagione 2010-2011. Affrettatevi a rinnovare il vostro sostegno alla Vecchia Signora. Per voi ci saranno svariati vantaggi, fra i quali la tessera di membro ufficiale Juventus Club Doc, la possibilità di partecipare alle trasferte a Torino per seguire la squadra allo stadio, la sciarpa omaggio, e così via...

Rinnova il tuo sostegno oppure aggregati per la prima volta anche tu allo Juventus Club Valposchiavo, l'unico club ufficiale di supporters riconosciuto in tutta la valle!

Forza Juve!

venerdì 13 agosto 2010

SE DIEGO SE NE VA...

Dopo solo un anno di permanenza alla Juve, girano voci, troppe voci, che Diego Da Cunha se ne stia per andare. Se pensiamo al primo anno di un certo Zinedine Zidane alla Juve, di certo non un anno memorabile, e poi a cosa sia diventato Zinedine Zidane... beh, almeno qualche dubbio su un'eventuale cessione di Diego dovrebbe emergere. Ma il discorso è forse un altro. Piena fiducia in Del Neri, che sta ricostruendo una Juventus fatta di corsa e gioco fluido, dinamismo e velocità, ma i fantasisti (considerando anche la cessione del talento Giovinco al Parma) che posto hanno in tutto questo? È vero, alla fine paga il gioco di squadra, in finale ci sono andate Spagna e Olanda, mica l'Argentina di Messi, il Portogallo di Ronaldo o il Brasile di Kakà, ma la fantasia può davvero divenire fattore superfluo in questo calcio moderno?

Una risposta a tutto questo la pone, a modo suo, in maniera come al solito geniale, Alessandro Baricco, scrittore e saggista italiano, che recentemente si è espresso sulla questione... Lui fa un discorso sui barbari a dir il vero... ma non è un po' barbaro chi preferisce Pazzini a Diego, chi Giovinco non lo mette mai in campo o chi Baggio lo lascia in panchina?

in due puntate vi consiglio di leggervi le considerazioni di Baricco, vedrete che vi interesseranno più di quanto abbiate mai pensato potessero interessarvi...


Baggio in panchina, la coda che sbatte

CHISSA' se si riesce a parlare di calcio italiano senza citare Moggi (già fatto, quindi la risposta è no). Anche quello è un villaggio sotto l'assedio dei barbari. Nel senso che è diffusa l'impressione che anche lì si sia smarrito lo spirito vero della faccenda, il suo tratto più nobile, se vogliamo: l'anima. E' vero, o se la raccontano? Probabilmente tutt'e due. La nostalgia per il calcio di un tempo (non è mai chiaro, peraltro, quale sia 'sto tempo) è una nostalgia per cose diversissime; la partita solo alla domenica, le maglie con i numeri dall'1 all'11, senza sponsor e sempre uguali, uomini veri alla Nereo Rocco, gentiluomini come Bagnoli ("questo non più un calcio per lui" è diventato il suo secondo cognome: adesso è nel ramo alberghi), giocatori senza procuratori e senza veline, allenmatori che permettevano alla classe individuale di venire fuori, stadi meno vuoti e calendari meno fitti, Coppa dei Campioni e non Champions League, la sparizione dei giocatori-bandiera (sopravvive giusto Maldini), Brera come scriveva, curve senza striscioni nazisti o falci e martelli, meno doping e più fame, meno schemi e più talento, meno soldi e più maroni. Sintetizzo, ma più o meno è così...Aggiungerei: più pulizia, morale e umana.

E' possibile che abbiano ragione (sempre attendendosi all'Italia: altrove può essere diverso). Per me l'immagine sintetica più forte è Baggio in panchina. Nel senso: quando uno sport, per un sacco di ragioni, si rigira in un modo per cui diventa sensato non far scendere in campo il suo punto più alto (il talento, l'artista, l'eccezionalità, l'irrazionale), allora qualcosa è successo. Che sport sarebbe un tennis in cui McEnroe non entra nei primi 100? Nella tristezza dei numeri dieci seduti in panca, il calcio racconta una mutazione apparentemente suicida.

In genere si fa risalire una simile catastrofe a un fenomeno ben preciso: l'avvento della televisione digitale e quindi l'allargamento radicale dei mercati e quindi l'entrata in circolo di grandi quantità di denaro. In sè la cosa non è sbagliata: ma, come ho spiegato, bisognerebbe riuscire a vedere l'intero animale in movimento. Baggio in panchina è la coda che sbatte. Il calcio di Sky sono le zampe anteriori che mulinano nell'aria. Ma l'intero animale? Riuscite a vederlo? Proviamo usando quello che abbiamo imparato dal vino.Complice una precisa innovazione tecnologia, un gruppo umano sostanzialmente allineato al modello culturale imperiale, accede a un gesto che gli era precluso, lo riporta istintivamente a una spettacolarità più immediata e a un universo linguistico moderno, e ottiene così di dargli un successo commerciale stupefacente. Proviamo: con l'invenzione della televisione digitale, uno sport che era stato di pochi ricconi e della televisione di Stato, finisce nelle mani di privati che, seguendo il modello dello sport americano, ne accentuano il tratto spettacolare, lo allineano alle regole del linguaggio moderno per eccellenza, quello televisivo, e in questo modo ottengono di spalancare il mercato, e di moltiplicare i consumi. Risultato apparente: il calcio perde l'anima. Che ne dite? Mi pare che più meno regga. È una buona notizia.

Incominciamo ad avere strumenti di lettura vagamente affidabili. Incominciamo a poter mettere a fuoco, abbastanza velocemente, l'animale intero in movimento. Posso aiutarvi in questa impresa, posando per un attimo, accanto all'animale, una vecchia foto in bianco e nero?

Fedele al dettato leopardiano, la domenica sera, nelle nostre case di bambini torinesi/cattolici/borghesi, era un momento di composta tragedia. La vestizione del pigiama, anticipata alle ore del crepuscolo come a voler tagliare di netto qualsiasi discussione sul possibile prolungamento del giorno di festa, immetteva in una specie di liturgia della mestizia nella quale ci si mondava dagli eventuali divertimenti domenicali, ritrovando quella disperazione di fondo senza la quale, era convinzione sabauda, nessuna reale etica del lavoro poteva fiorire, e dunque nessun lunedì mattina era affrontabile. In questa lieta cornice, molti di noi, alle sette di sera, accendevano il televisore, perché c'era la partita. Si noti il singolare. Era effettivamente una partita sola, anzi mezza: ne trasmettevano un tempo, in registrata, prima del telegiornale. Nessuno mai era riuscito a capire con che criterio la scegliessero. Circolava però la voce che la Juve avesse un trattamento di favore. E il Toro, per dire, non c'era quasi mai. Alle volte sceglievano partite finite 0 a 0, e questo ci suggeriva l'idea di un Potere dalle logiche imperscrutabili, e dalla sapienza fuori dalla nostra portata.

Naturalmente la partita era in bianco e nero (alcuni, in un commovente balzo in avanti tecnologico, avevano uno schermo che in basso era verde e in alto, non mi è chiaro perché, viola). Le riprese erano notarili, documentaristiche, sovietiche. Il commento era impersonale e di tipo medico: ma non gli era esente un tratto di follìa che ci avrebbe segnato per sempre. Dato che la partita non era in diretta, il commentatore sapeva benissimo cosa stava succedendo, ma faceva finta di non saperlo. Forse storditi dal crescente odore di minestrina che veniva dalla cucina, noi lo lasciavamo fare, a poco a poco rimuovendo l'assurdità umiliante della situazione. Succedeva allora che d'improvviso, senza nessun avvertimento, arrivato alla fine del tempo e pressato dal telegiornale incombente, il commentatore, senza nemmeno cambiare tono di voce, mandasse in pezzi l'intero nostro sistema mentale, facendo scivolare frasi del tipo: "La partita si è poi conclusa sul 2 a 1, grazie a un goal di Anastasi marcato al 23esimo del secondo tempo". D'improvviso sapeva tutto! E usava il tempo passato per dire il futuro! Era assurdo, e mortificante: ma noi, ogni domenica, tornavamo lì davanti, a farci violentare.

Perché eravamo cervelli semplici. E quello era tutto il calcio che vedevamo in una settimana. Alle volte, alcuni fortunati beccavano qualche partita sulla televisione svizzera. Si favoleggiava di Capodistria, ma non c'era niente di sicuro. E allo stadio si andava, certo, ma quante volte? Era un mondo frugale, quanto a emozioni ed esperienze. L'animale calcio ci sembrava splendido, e forse lo era davvero. Certo però che lo si vedeva poco: e quasi sempre fermo, lontano, su una collina, bello di una bellezza quasi sacerdotale. Era il calcio con cui siamo cresciuti. Crescevamo lenti, allora.

Se vado a ripescare la mia domenica sera adolescenziale e torinese è perché mi aiuta a mettere a fuoco un'altra mossa dell'animale, una mossa che la storia del vino non mi aveva fatto riconoscere, e che invece il calcio insegna chiaramente: tendenzialmente, i barbari vanno a colpire la sacralità dei gesti che aggrediscono, sostituendola con un consumo in apparenza più laico. Direi così: smontano il totem e lo disseminano nel campo dell'esperienza, disperdendone la sacralità. Esempio tipico: la partita della domenica, che adesso è anche il lunedì, il venerdì, il giovedì, in diretta, registrata, solo le azioni importanti, dovunque.

Il rito è moltiplicato, e il sacro è diluito. (Non è lo stesso per il vino che si può bere quando vuoi senza tanto scaraffare, abbinare, degustare, e tutte quelle cerimonie lì?). Ci potremmo addirittura chiedere se quando parliamo di perdita dell'anima, non stiamo in realtà rimpiangendo soprattutto quella perduta sacralità dei gesti: ci manca il totem. Eppure siamo una civiltà abbastanza laica, e sappiamo benissimo che qualsiasi passo in avanti nella laicità rimette in movimento il mondo e libera energie formidabili. Ma ci manca il totem. Ai barbari no. Loro il sacro lo smantellano. Sarà un bel momento quando capiremo con cosa lo sostituiscono (accadrà, siate pazienti).
Per adesso, vorrei che metteste da parte questa nuova acquisizione (lo smantellamento del sacro) e mi seguiste, per una puntata ancora, nel mondo del calcio. C'è una cosa ancora da capire, lì dentro. Ha a che vedere con la spettacolarità.

(8 giugno 2006)

domenica 8 agosto 2010

RETROSPETTIVA...

LO JCVP A TORINO / RUBY E GION IN PIAZZA SAN CARLO



14/03/2009 JUVENTUS-BOLOGNA 4-1

Lo Juventus Club Valposchiavo affronta la trasferta di Torino con il Bologna
e nonostante la presenza di Ruby presidente, vinciamo 4-1!